Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso.
Gli uomini più sicuri di sé sono i più creduloni.
Fu veramente un audace colui che per primo mangiò un'ostrica.
L'adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d'ingegno condiscendono ad assaggiarne un po'.
Si credeva che Apollo, dio della medicina, fosse anche quello che mandava le malattie: in origine i due mestieri ne formavano uno solo; è ancora così.
Una scusa è una bugia imbellettata.
Si dice che il poeta nasce; anche il critico nasce; anche nel critico ci è una parte geniale, che gli dee dar la natura.
La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
Chi non risparmia le sue critiche a nessun genere di uomini, dimostra di non avercela con nessun uomo, ma di detestare tutti i vizi.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.
Il critico è simile all'attore; entrambi non riproducono semplicemente il mondo poetico, ma lo integrano.
Non si è mai data un'epoca creativa che non sia stata anche critica. Poiché è la facoltà critica che inventa forme nuove. La tendenza della creazione è quella di ripetersi.
Non criticare quello che non puoi capire.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.