È una fatica da cani l'oziare. Ma non protesto contro la fatica purché non miri a uno scopo preciso.— Oscar Wilde
È una fatica da cani l'oziare. Ma non protesto contro la fatica purché non miri a uno scopo preciso.
Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
Ogni volta che si ama, è l'unica volta in cui si è mai amato. La differenza dell'oggetto non altera l'unicità della passione: semplicemente, la intensifica.
Non vi è niente di peggio di un'influenza positiva... Ogni influenza è immorale.
Chi scorge una differenza tra spirito e corpo non possiede né l'uno né l'altro.
La via del paradosso è la via della verità. Per mettere a prova la realtà occorre vederla camminare sulla corda tesa. Solo quando le verità si fanno acrobati possiamo giudicarne il valore.
L'invenzione, secondo me, deriva direttamente da un certo ozio, forse addirittura da una certa pigrizia.
Anche una fatica, magari, può dar gusto qualche volta, purché non sia un lavoro. Una fatica oziosa può riuscire utile e simpatica, ma il lavoro, invece, è una cosa inutile, e mortifica la fantasia.
Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla.
Non mi importa delle raffiche del vento e dei colpi dell'onda, ciò è molto meglio che passeggiare oziosi in un giardino.
Se l'antichità romana ha detto: «L'ozio essere il padre de' vizi», ha inteso dire al tempo stesso: il lavoro essere il padre di ogni virtù.
Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un'arte.
La crudeltà è un lusso da oziosi, come le droghe e le camicie di seta.
Stare in ozio richiede un forte senso di identità personale.
L'ozio è uno strumento utilissimo per misurare le qualità di un essere umano.
L'uomo che stia ozioso si perde in questo mondo e anche nell'altro.