Facciamo sempre, in tutto e per tutto, la santa volontà di Dio.
Calpesta i falsi allettamenti e le tirannie del mondo.
La prima virtù di cui ha bisogno l'anima che tende alla perfezione è la Carità.
Dove c'è più sacrificio, c'è più generosità.
L'amore e il timore devono andare uniti.
Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta.
Il nostro corpo è un giardino di cui è giardiniere la nostra volontà.
La volontà non è abbastanza, dobbiamo agire.
"Mai più!" diceva imperiosa la sua volontà. "Domani ancora!" supplicava il cuore singhiozzante.
Non può né esistere né concepirsi società, in cui alcuno non temperi le volontà dei singoli in guisa da formare di tutte una cosa sola e rettamente non le diriga al bene comune.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Alla gente non manca la forza, ma la volontà.
Appena la volontà creata volesse rendersi autonoma accanto ed al di fuori di quella divina, dovrebbe attingere da se stessa la forza dell'attuazione e si condannerebbe perciò al fallimento.
La mancanza di volontà di vivere, che oggi dilaga endemica, è l'unica malattia certamente mortale, alla quale non ci sarà rimedio in eterno.
Se non avessi un po' di forza di volontà sarei un ubriacone di prima classe.