Si è vanitosi per natura, modesti per necessità.
Chi commette delle ipocrisie senza rendersene conto non è un ipocrita, è un ingenuo.
Chi conosce la propria debolezza è realmente più forte di chi crede ciecamente alla propria forza.
Non vi è merito nel confessare se non ciò che è inconfessabile.
Ci sono talora atei di un'asprezza feroce i quali, tutto sommato, si interessano di Dio più di certi credenti frivoli e leggeri.
Per un occhio che guardi un po' in fondo alle cose, la modestia non è che una forma, anche più visibile, della vanità.
La falsa modestia è l'estremo raffinamento della vanità: [...] si tratta di menzogna.
Dopo la malattia sono diventato più lucido, una persona migliore. Dieci o quindici anni fa ero più egoista e ambizioso. Ora ho conquistato la vulnerabilità, che porta con sé modestia e umiltà. E ho capito che sono virtù importanti.
I Tedeschi si definiscono anche il popolo di Schopenhauer, mentre Schopenhauer era così modesto da non ritenersi affatto il pensatore dei Tedeschi.
La modestia sincera è un suicidio, si è sempre creduti sulla parola.
La modestia e il lepore sono il carattere della perfezione ed esse sono la prova del carattere di ogni grand'uomo.
Sii modesto! È il genere di orgoglio che dispiace di meno.
Tutti i grandi sono modesti.
Sono certi falsi modesti, i quali non si nascondono se non per farsi cercare.
Non sono fra coloro che considerano la modestia una virtù. Per un uomo dotato di logica, tutte le cose andrebbero viste esattamente come sono, e sottovalutare se stessi significa allontanarsi dalla verità almeno quanto sopravvalutare le proprie doti.