Non vi è merito nel confessare se non ciò che è inconfessabile.— Pierre Reverdy
Non vi è merito nel confessare se non ciò che è inconfessabile.
Ci sono autori che scrivono con luce, altri con sangue, con lava, con fuoco, con terra, con fango, con polvere di diamante ed infine quelli che scrivono con inchiostro. Sventurati, con inchiostro, semplicemente.
Chi conosce la propria debolezza è realmente più forte di chi crede ciecamente alla propria forza.
Si è vanitosi per natura, modesti per necessità.
Per la nostra mente l'infinito è duro quanto può esserlo un muro di marmo per la nostra fronte.
Il vero merito si nasconde per paura di non essere riconosciuto.
Non v'è merito alcuno nel serbarsi fedele a una creatura cui si vuol bene.
Un grande merito attrae molti ammiratori, ma pochi amici, e raramente dei benefattori.
Come merito e fortuna siano concatenati, non viene mai in mente agli stolti.
Merito. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Sono convinto che un capo debba avere l'umiltà di accettare pubblicamente la responsabilità degli errori dei subordinati che ha scelto e che, del pari, debba riconoscere pubblicamente il merito dei loro successi.
Se qualcuno ti resta accanto nei momenti peggiori, allora merita di essere con te nei momenti migliori.
Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici.
Il suo merito più significativo, quello che, forse, costituisce un «unicum» nell'ampio ventaglio delle culture mondiali e che le ha consentito più volte di risorgere dalle proprie rovine quando pareva condannata a morte certa, è stata la capacità di fare autocritica.
È sorprendente ciò che puoi realizzare se non ti importa di chi si prenda il merito.