La politica delle cose: fai quel che devi, succeda quel che può.— Pietro Nenni
La politica delle cose: fai quel che devi, succeda quel che può.
Le idee camminano con le gambe degli uomini.
In politica ci sono sempre due categorie di persone: quelli che la fanno e quelli che ne approfittano.
Nulla si può sperare dall'alto, tutto dal basso.
La politica non si fa con i sentimenti... figuriamoci con i risentimenti!
La religione di sua natura è ugualmente lontana dalla dipendenza e da qualsivoglia interesse del mondo vizioso, o corrotto, a cui si vorrebbe farla servire: perciò la politica la rende coercitiva allorché vuol farla servire ad un interesse qualunque.
In politica, non serve guardare oltre le prossime due settimane.
La carica pubblica è l'ultimo rifugio del mascalzone.
Trilussa si è esposto poeticamente, non politicamente, a differenza di Cesare Pavese. Togliatti lo volle incontrare, ma lui, un non-fascista amato dal Papa, fu al disopra dei giochi.
Dobbiamo liberarci dal carcere degli affari e della politica.
Io non sono parte del problema. Io sono Repubblicano.
Anche per i più grandi uomini di stato fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
La politica scatena forze demoniache.
Il vero e retto fine dell' attività politica è il benessere materiale e spirituale della società, in modo che i diritti e i doveri siano da tutti rispettati e tutelati.
Io rifiuto alla magistratura un ruolo attivo nella vicenda politica, sostengo che occorre molta prudenza, perché c'è il dovere di evitare che a nostre parole e a nostre iniziative possano essere attribuite valenze che non devono avere. Noi dobbiamo rifiutare un ruolo politico in senso proprio.