Più che in Dio, l'italiano crede nei miracoli.— Roberto Gervaso
Più che in Dio, l'italiano crede nei miracoli.
Più che fonte d'ispirazione, le donne sono per l'uomo fonte di disperazione.
Le donne degli altri mi piacciono finché restano degli altri.
La vita è la più monotona delle avventure: finisce sempre allo stesso modo.
La differenza tra il misantropo e il misogino è che il primo non ama gli uomini, e il secondo conosce le donne.
La maggior parte della gente non sa quel che vuole, né si cura di saperlo.
Era una ragazza giovane, ma con quell'espressione indolente di sazietà e di malcontento che hanno sempre le ragazze italiane per essere rimaste strette troppo a lungo al seno di una madre piangente.
Il rischio dell'Italia è di entrare nel numero dei paesi di cultura bassa, giacché è possibile essere intelligenti e di cultura bassa.
Qui non c'è nulla: né destra né sinistra. Qui si vive alla giornata, fra l'acqua santa e l'acqua minerale.
L'antica paura degli italiani: quella di migliorare il peggio.
Bisogna che i Lombardi dimentichino di essere italiani; le mie province d'Italia non debbono essere unite fra loro che dal vincolo dell'ubbidienza all'imperatore.
L'italiani sono di simulato sospiro.
La Costituzione è molto più avanzata dell'Italia e di noi italiani: è uno smoking indossato da un maiale.
Essere innocenti in Italia è pericoloso! Non si hanno alibi.
L'unità d'Italia, sognata dai padri del risorgimento, oggi si chiama pastasciutta; per essa non si è versato sangue, ma molta pummarola.
In Italia il lavoro bisognava tenerselo stretto, anche quello noioso.