Un eroe è chi fa quello che può.— Romain Rolland
Un eroe è chi fa quello che può.
La ragione è un sole severo: illumina, ma acceca.
Ognuno porta in fondo a sé stesso come un piccolo cimitero di coloro che ha amato.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.
Anche senza speranza, la lotta è ancora una speranza.
La vita non è raffinata. La vita non si prende con i guanti.
Non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura. L'eroismo che allora recitiamo sarebbe quotidiano, se noi stessi non c'incurvassimo di cubiti per la paura di essere dei re.
Gli eroi sul cavallo bianco sono un po' in ribasso, soprattutto quando non valgono una cicca.
Tutti son buoni a far gli eroi con la pelle degli altri.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Non c'è eroismo in me. Sono un uomo che ama fare. C'è dell'egoismo, sempre. La vita di un operaio può essere eroica quanto la mia.
L'Eroe è la coscienza universale del dovere essere.
Il primo grado dell'eroismo è vincere la paura e il dominio su se stessi.
Gli eroi dei miti antichi erano seminudi, quelli dei miti odierni lo sono del tutto.
La natura ha benignamente provveduto a che ciascuno sia un eroe per il suo cameriere, altrimenti bisognerebbe che gli eroi si spazzolassero gli abiti da sé.
L'adorazione dell'eroe è più forte dove c'è meno riguardo per la libertà umana.