È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.— Lucio Anneo Seneca
È cosa iniqua non stendere la mano verso chi è caduto.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
La vita è tutta una serie di mali, che a nessuno concedono lunga pace, al massimo una tregua.
Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio.
I mali che fuggi sono in te.
Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
La carità verso i poveri è un dovere, e colui che dà ai poveri presta al Signore.
Colui che aspetta di fare un grande atto di carità tutto in una volta non farà mai nulla.
La vera carità è senza ostentazione; simile alla rugiada del cielo cade senza rumore nel seno degli infelici.
Una parola di carità sulla bocca di uno scettico è come un fiore tra le mascelle di un cranio.
Opera la carità col cuore, che è carità indefinita, non colla mano, che è misurata.
Al di sopra di beghe, pettegolezzi, livori, deve ispirarci la carità cristiana.
La carità è un sentimento che per lunga età annidossi nel cuore dell'uomo senza che l'uomo lo conoscesse. Fu il Cristianesimo quello che snidandolo gli diede a un tratto un meraviglioso sviluppo fra' plausi della terra e del Ciel.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
La carità esercitata all'esterno non dovrebbe essere che il traboccare della carità profonda attinta nella vita di orazione, l'irradiare di Cristo stesso.