Moriamo peggiori di quando siamo nati. La colpa è nostra, non della natura.
Preferisco l'insuccesso al disimpegno.
Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l'autore.
Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori.
Spesso è inutile e vana la volontà non di chi intraprende cose facili, ma di chi vuole che siano facili le cose che ha intraprese.
La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
A tutto si rimedia fuorché all'osso del collo scavezzato, e la morte non la si scappa quando l'ora è arrivata.
Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
Ogni morte d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: essa suona anche per te.
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto é il non poter sapere come andrà a finire.
Vivo alla morte, ma morto alla vita.
Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere.
Dove non è spirito che svegli la vita in qualsivoglia cosa, è morte.