La gioia è la nostra fuga dal tempo.— Simone Weil
La gioia è la nostra fuga dal tempo.
La pienezza dell'amore del prossimo è semplicemente l'essere capaci di domandargli: "Qual è il tuo tormento?".
Non può aver luogo la coesione se non tra una piccola quantità di uomini. Oltre questa soglia, si dà solo giustapposizione di individui, ossia debolezza.
I soldati non si espongono alla morte, sono mandati al massacro.
Chi prende la spada, morirà di spada. Ma chi l'abbandona morirà sulla croce.
Non dobbiamo acquistare l'umiltà. L'umiltà è in noi. Soltanto, ci umiliamo dinanzi a falsi dèi.
Due gioie concesse Iddio agli uomini liberi sulla terra: il plauso dei buoni, e la bestemmia dei tristi!
La gioia è una forma d'amore.
La madre della dissolutezza non è la gioia, bensì la mancanza di gioia.
La cosa che in questo mondo può essere più orrida è la gioia.
Nei momenti di incertezza riguardo alla mia vocazione, ci fu un consiglio di mia madre che si dimostrò molto utile. Mi diceva spesso: "Quando accetti un compito, portalo a termine con gioia. Altrimenti non accettarlo."
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
La gioia autentica, invece, nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà.
La vedono sempre volentieri, come succede quando incontriamo chi ha desiderio di noi, non chi ha bisogno.
La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla.
Tutti che le hanno godute, dicono che le gioje di questo mondo sono ingannatrici. Ma almeno le hanno godute!