La perfezione è impersonale.— Simone Weil
La perfezione è impersonale.
I santi (i quasi santi) sono più esposti degli altri al diavolo, perché la reale conoscenza che posseggono della propria miseria rende loro la luce quasi intollerabile.
Tutti i moti naturali dell'anima sono retti da leggi analoghe a quelle della pesantezza materiale. Solo la grazia fa eccezione.
Oggi non è sufficiente essere santo: è necessaria la santità che il momento presente esige, una santità nuova, anch'essa senza precedenti.
La pietà di se stessi non appartiene alla sventura estrema. Al di sotto di un certo livello di sventura, la pietà si muta in orrore per sé così come per gli altri. Per questo Napoleone diceva che le vere sventure non si raccontano; e gli antichi, che i grandi dolori sono muti.
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
Ci sono poche donne così perfette da impedire che un marito non si penta almeno una volta al giorno d'aver una moglie o che giudichi felice chi non l'ha.
Fai la perfezione: riconciliati con tuo fratello. Non insultarlo. Amalo. Ma se c'è qualche problema, almeno mettiti d'accordo perché non scoppi la guerra.
Ho una personalità autolesionista e sono una perfezionista che fa troppi errori: tre passi avanti e uno indietro.
Quando dico che qualcuno passa da una minore a una maggiore perfezione, e viceversa, non intendo che da una essenza o forma sia mutato in un'altra.
Le astuzie delle donne in genere si moltiplicano e si perfezionano coi loro anni.
L'imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
In tutte le creature vi è il seme della perfezione. È tuttavia necessaria la compassione per rendere fecondo quel seme intrinseco al nostro cuore e alla nostra mente.
Lottare per il perfetto, produce errori contro la gente.
La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell'essere come vuole lui.
Se fosse vero che le sofferenze rendono migliori, l'umanità avrebbe raggiunto la perfezione.