Nulla è più ingannevole di un fatto ovvio.— Arthur Conan Doyle
Nulla è più ingannevole di un fatto ovvio.
Il miglior modo per chiarirsi le idee è quello di spiegarle a un'altra persona.
Alcuni fatti dovrebbero essere soppressi o, almeno, bisognerebbe osservare un giusto senso delle proporzioni nel trattarli.
Il ripudio delle nostre stesse parole è il più grande sacrificio che ci viene richiesto dalla verità.
Dopo aver eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
Il vecchio cavallo ha trascinato un pesante carico in questa pesante strada, ma è ancora capace di lavorare.
Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.
Ci sono persone molto oneste che non pensano di aver fatto un affare fino a quando non hanno ingannato un commerciante.
Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso.
La fede, credenza cieca che serve da fondamento a tutte le religioni, non è che fonte di errori, illusioni, imposture.
Il popolo, la democrazia [...] sono belle invenzioni: cose inventate a tavolino, da gente che sa mettere una parole in culo all'altra e tutte le parole nel culo dell'umanità.
Ci inganna più spesso la ragione che la natura.
Gli uomini ingannano più delle donne; le donne, meglio.
Le leggi sono spiegate, interpretate ed applicate in maniera ineccepibile da quanti hanno interesse e abilità nel pervertirle, confonderle ed eluderle.
I giovani non sono sospettosi, perché di male non ne hanno ancora visto molto. Sono fiduciosi, perché non hanno avuto ancora il tempo di essere ingannati.
Le persone più facili da ingannare siamo noi stessi.