Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.— Stalin
Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
Una singola morte è una tragedia, un milione di morti è una statistica.
La morte risolve tutti i problemi.
Il fascismo è la dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario.
Colpisci uno per insegnare a cento.
Per distruggere l'inevitabilità delle guerre è necessario distruggere l'imperialismo.
Quelli della generazione del sessantotto pensavano che la rivoluzione fosse un caffè istantaneo.
La rivoluzione del mondo, passa attraverso la rivoluzione dell'individuo.
Gli inferiori si ribellano per poter essere uguali e gli uguali per poter essere superiori. È questo lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni.
Non basta sganasciare la dirigenza politico-economico-social-divertentistica italiana. La rivoluzione deve cominciare in interiore homine. Occorre che la gente impari a non muoversi, a non collaborare, a non produrre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi a rinunziare a quelli che ha.
Le rivoluzioni costano carissime, richiedono immensi sacrifici e perlopiù finiscono in spaventose delusioni.
Per fare una frittata bisogna rompere delle uova.
Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare l'obbedienza, e d'opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua inefficienza siano grandi ed intollerabili.
La rivoluzione è la festa degli oppressi e degli sfruttati.
I popoli ben governati e contenti non insorgono. Le insurrezioni, le rivoluzioni, sono la risorsa degli oppressi e degli schiavi e chi le fa nascere sono i tiranni.
Per fare una rivoluzione ci vogliono due cose: qualcuno o qualcosa contro cui rivoltarsi e qualcuno che si presenti e faccia la rivoluzione.