Stefano Benni presenta una critica sottile alla società moderna attraverso questa frase. Mentre la tecnologia e l'industria hanno portato a un miglioramento apparente nelle condizioni di vita, come indicata dalla conformità all'inquinamento atmosferico normativo, ci viene ricordato che questi progressi non sono necessariamente accompagnati da una maggiore felicità o benessere per tutti gli individui. L'ironia presente nel riferimento al biossido di zolfo come un elemento disponibile in abbondanza contrasta acutamente con la mancanza generale della vera felicità, evidenziando così una disconnessione fondamentale tra le misure convenzionali del progresso e l'esperienza umana reale. Questa aforisma invita il lettore a riflettere sulla natura complessa dell'avanzamento sociale ed economico, suggerendo che la riduzione di certi tipi di inquinamento non garantisce necessariamente un aumento della felicità o del benessere per l'intera comunità.