E quasi per sbaglio Eddie scoprì una delle grandi verità della sua infanzia: i veri mostri sono gli adulti.— Stephen King
E quasi per sbaglio Eddie scoprì una delle grandi verità della sua infanzia: i veri mostri sono gli adulti.
La collera è la più inutile delle emozioni. Distruttiva per la mente e dolorosa per il cuore.
Il talento toglie significato all'idea stessa di esercizio; quando si trova qualcosa per il quale si ha talento vero, la si fa (qualunque cosa sia) fino a farsi sanguinare le dita o cascare gli occhi dalla testa.
Lo scrittore tossicodipendente è nient'altro che un tossicodipendente, sono tutti in altre parole comunissimi ubriaconi e drogati. La pretesa che droghe e alcol siano necessari per sopire una sensibilità più percettiva non è che la solita stronzata autogiustificativa.
Sistemate la vostra scrivania nell'angolo e tutte le volte che vi sedete lì a scrivere, ricordate a voi stessi perché non è al centro della stanza. La vita non è un supporto dell'arte. È il contrario.
Nel paese della memoria il tempo è sempre ora.
I luoghi e gli amori dell'infanzia, ben presto dimenticati dal bambino, continuano ad ossessionare l'uomo maturo fino alla morte.
Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.
Una grazia unica riposa sull'infanzia, riposa su ogni bambino.
L'infanzia è una anticipata e lunga agonia. Un lungo anelito. Un'aspirazione che sembra senza fine. Una attesa che non mostra di dover avere mai termine. L'infanzia è la disperata lotta per uscire dall'infanzia.
L'infanzia è una lunga carriera d'innocente spionaggio, di sorpresa di cose che non dovrebbero essere sapute.
L'infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
Una volta a un mio concerto è venuto un punkabbestia... barba, piercing, birra. Ho pensato: si sarà sbagliato. Poi quando ho iniziato a cantare Memole e lui è scoppiato a piangere, ho capito: l'infanzia è il rifugio di tutti. Bisogna tornare alla purezza dell'infanzia.
Mia soltanto è la patria della mia anima. Vi posso entrare senza passaporto e mi sento a casa; essa vede la mia tristezza e la mia solitudine ma non vi sono case: furono distrutte durante la mia infanzia, i loro inquilini volano ora nell'aria in cerca di una casa, vivono nella mia anima.
Nessuno è diventato attore perché ha avuto un'infanzia felice.