Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.— Tito Livio
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.
Chi per primo impugnerà la spada, sua sarà la vittoria.
Con l'abitudine, il lavoro appare più leggero.
L'inganno viene alla luce da solo nonostante tutte le cautele adottate agli inizi.
Mai gli uomini indietreggiano davanti a un ostacolo se saranno proposti grandi premi a chi tenta grandi imprese.
Dà tempo all'ira. Spesso l'indugio non toglie la forza: ma alle forze aggiunge il ragionevole consiglio.
Il modo più veloce di finire una guerra è perderla.
Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
Se esistesse una legge internazionale che obbligasse ogni capo di Stato che dichiarasse guerra a scendere in campo con tutti i suoi consiglieri per combatterla in prima linea accanto ai soldati, nel mondo ci sarebbe sicuramente qualche guerra in meno e, forse, anche qualche pacifista in piú.
Le guerre stesse sono viaggi, viaggi di nazioni.
Non esisterà mai una guerra né piacevole, né veloce.
Il dio della guerra odia coloro che esitano.
Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.
La guerra è un'imposizione fulminea di coraggio, di energia e d'intelligenza a tutti. Scuola obbligatoria d'ambizione e d'eroismo; pienezza di vita e massima libertà nella dedizione alla patria.
Preparare la guerra è l'unico modo per mantenere la pace.