La diffidenza rende tristi.— Totò
La diffidenza rende tristi.
Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni.
L'ignorante parla a vanvera. L'intelligente parla poco. 'O fesso parla sempre.
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
Io non so se l'erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
Io prima di mangiare mi sento sempre un po' stupido.
Diffidate di un filosofo che sa di sapere.
Il cuore è una bestia della quale è prudente diffidare. Anche l'intelligenza è una bestia, ma per lo meno non parla d'amore.
Diffida di tutti coloro che ti amano troppo senza conoscerti a fondo e senza nessun motivo visibile.
Diffidate di chi viene a mettere ordine.
Sfiducia. - La sfiducia in se stessi non sempre se ne va timida e insicura, ma a volte è quasi frenetica; per non tremare si è ubriacata.
Si comincia a diffidare delle persone molto avvedute, quand'esse si mostrano imbarazzate.
Cerca la semplicità, e diffida da essa.
Diffidare (continuamente e sistematicamente, senza vacillare nemmeno per un attimo) richiede uno sforzo enorme e anche un suo allenamento.
Non diffidate dei cattivi, ma degli imbecilli; e, sopra tutto, dei buoni.
Diffidate dei libri che trattano di quest'arte; sono la maggior parte fallaci o incomprensibili, specialmente quelli italiani; meno peggio i francesi; al più al più tanto dagli uni che dagli altri, potrete attingere qualche nozione utile quando l'arte la conoscete.