L'ispettore delle imposte crede esattamente il doppio di quello che gli si dice.
Quelli che dovrebbero pensare agli interessi pubblici pensano invece agli interessi propri. Perché purtroppo c'è questa tendenza alla disonestà, questa tendenza alla malafede. Perciò nella vita non bisogna mai fidarsi di nessuno.
Sono sensibile alla mediocrità degli altri, questo mi è sempre servito quando ero attore comico di rivista: il mio personaggio aveva origine sempre nell'osservazione della mediocrità della vita e quindi degli uomini.
L'ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
Credo nell'amicizia nel modo più assoluto. L'amico è come il compagno di reggimento che in piena battaglia ti sta al fianco pronto a darti una mano. Nel cinema, a Roma? L'amico non esiste. Non l'avrai mai al fianco. Caso mai di fronte, pronto a spararti addosso.
Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.
Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente, credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Quando si crede troppo, si rischia tanto quanto si crede troppo poco.
Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata.
Si rischia tanto a credere troppo quanto a credere troppo poco.
Siamo inclini a credere in chi non conosciamo perché non ci ha mai ingannati.
Una religione è viva soltanto prima che vengano elaborati i dogmi. Si crede davvero soltanto finché si ignora a che cosa esattamente si deve credere.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda ci devi credere tu.
Si corre lo stesso rischio a credere troppo che a credere troppo poco.