Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.— Lucio Anneo Seneca
Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie.
Dovunque c'è l'uomo, c'è l'occasione per fare del bene.
Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire.
Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
Se vuoi rendere ricca una persona, non devi aumentargli i beni, ma diminuirne i desideri.
C'è niente di più stolto del pensiero di quegli uomini, che si piccano di essere previdenti? Le loro occupazioni sono più laboriose: per poter vivere meglio, organizzano la vita a spese della vita.
Credere significa liberare in se stessi l'indistruttibile, o meglio: liberarsi, o meglio ancora: essere.
Per credere è d'uopo voler credere.
Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.
Si rischia tanto a credere troppo quanto a credere troppo poco.
O si crede o non si crede. Il mistero rimane tale e forse un giorno, se esiste, lo sveleremo per intero. Post mortem.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!
Chi crede non vuole pensare, ma spostare montagne, diventare beato, avere molto: Dio, immortalità, felicità eterna. Forse è per questo che non vuole pensare? Forse non ne è affatto capace? In ogni caso non deve. Spesso non ne ha bisogno, perché altri se ne incaricano per lui.
Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero.
C'è da meravigliarsi e diffidare da coloro che affermano di non avere difficoltà a credere. Forse (com'è stato detto) è perché non hanno ben capito di che cosa si tratta.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda ci devi credere tu.