Viaggiare è nascere e morire ad ogni istante.
Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l'inquilino.
L'indietreggiare nel senso inverso dei nostri vizi, ci conduce ai vizi opposti.
Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: il fatto è che non a tutti piacciono i dolciumi.
Il matrimonio è un innesto: o attecchisce o no.
La verità è come il sole: fa veder tutto, ma non si lascia guardare.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
Il viaggio era... com'è tipico anche ai nostri giorni di ogni viaggio fatto con intelligenza, una scuola di resistenza, di stupefazione, quasi un'ascesi, un mezzo per perdere i propri pregiudizi, mettendoli in contatto con quelli dello straniero.
Viaggiare è molto utile, fa lavorare l'immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica.
Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli.
L'immaginazione serve per viaggiare e costa meno.
Sono un po' come Marco Polo, girovago e mescolo culture.
Se vuoi viaggiare lontano e veloce, viaggia leggero. Spogliati di tutte le invidie, gelosie, ripicche, egoismi e paure.
Non migliora affatto il proprio stato chi cambia solamente luogo e non vita e abitudini.
L'anno scorso ho passato 322 giorni in viaggio, ho volato per 350 mila miglia la luna ne dista 250 mila; le cose che tutti odiano del viaggiare per me sono confortanti reminescenze che sono a casa.
I viaggi finiscono laddove s'incontrano gli amanti.