Viaggiare è nascere e morire ad ogni istante.— Victor Hugo
Viaggiare è nascere e morire ad ogni istante.
Il destino del saggio ne tiene, vita natural durante, la filosofia in stato d'assedio.
I poeti hanno dentro di sé un riflettore, l'osservazione; e un condensatore, la commozione. Di qui derivano quei grandi fasci luminosi che escono dal loro cervello e fiammeggiano sulla tenebrosa muraglia umana.
Le colpe delle donne, dei fanciulli, dei servi, dei deboli, dei poveri, degli ignoranti sono colpe dei mariti, dei padri, dei padroni, dei forti, dei ricchi, dei sapienti.
Amare e perdonare non è proprio dell'uomo: è proprio di Dio o della donna.
Per prima cosa fu necessario civilizzare l'uomo in rapporto all'uomo. Ora è necessario civilizzare l'uomo in rapporto alla natura e agli animali.
I cambiamenti di luogo non rendono intelligente chi è stupido.
I sogni mi fanno viaggiare dove non andrò mai da sveglio.
Forse bisogna viaggiare prima di capire qual è la meta giusta per noi.
Non si parte per andare da nessuna parte senza aver prima di tutto sognato un posto. E vice versa, senza viaggiare prima o poi finiscono tutti i sogni, o si resta bloccati sempre nello stesso sogno.
Gli scrittori fanno viaggi nella vita degli altri.
Viaggiamo e osserviamo ciò che è straniero essenzialmente perché siamo in cerca dell'ideale di umanità.
Quelli che viaggiano "per fotografare". E poi, a casa, guardano ciò che non hanno mai visto...
Qui devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche parte devi correre almeno il doppio.
I viaggiatori sono quelli che lasciano le loro convinzioni a casa, i turisti no.
La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.