La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
Buoni giornali e pochi (giacché il buono non può mai esser molto) sono la manna di una nazione.
Chi abusa del bene lo rende malefico, e chi non sa prevalersene, né, maneggiandolo a proposito qual capitale vivo, farlo fruttare, lo rende inutile.
Il giornale è un libro diminuito, come il libro è un giornale ampliato.
C'è da avere più paura di tre giornali ostili che di mille baionette.
Fare a pezzi un giornale quotidiano è l'unico mezzo per liberarsi, d'un colpo, da ladri, assassini, truffatori, apostoli, catastrofi.
C'è chi ha parlato di prostituzione intellettuale ma c'è una grande differenza tra una prostituta e certi giornalisti: ci sono cose che una prostituta non fa. Per questo esistono le escort.
I giornali hanno con la vita all'incirca lo stesso rapporto che hanno le cartomanti con la metafisica.
Se i giornali sono utili ad abbattere i tiranni ciò è solo dovuto all'intenzione di instaurare un proprio regime tirannico.
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
Questo coso si chiama "giornale". Stronzate, per il novanta per cento. Però è divertente. Per questo lo leggo, perché mi diverte. Tu non me lo lasci leggere. Quindi adesso divertimi con le tue stronzate, forza, raccontami una storia!
Un giornalista in buone condizioni di salute fisica e mentale non trova mai belli gli articoli di un altro, neppure se è suo figlio. Anzi, specialmente se è suo figlio.
Se le parole sono state inventate per nascondere il pensiero, allora i giornali sono un grande miglioramento di una pessima invenzione.
Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?