Deve essere molto ignorante perché risponde ad ogni domanda che gli fatta.
Nelle città che sembrano goder la pace, e dove fioriscono l'arti, gli uomini son divorati da più gare, più pensieri, e più inquietudini, che una città assediata non prova fiamme; le tristezze secrete sono ancor più crudeli che le miserie pubbliche.
Chi ha paura della povertà non è degno d'avere la ricchezza.
La storia non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie.
La Scrittura ci insegna che non solo Dio tollerava tutti gli altri popoli, ma ne aveva una cura paterna: e noi osiamo essere intolleranti!
È pericoloso avere ragione in questioni su cui le autorità costituite hanno torto.
Di tutte le bestie selvagge, l'ignoranza è la più difficile da trattare.
Di solito la nostra vita è universalmente abbreviata dalla nostra ignoranza.
Una persona non è mai felice se non a prezzo d'una certa ignoranza.
L'ignoranza è per noi la madre dell'errore.
La classe operaia mi sembra molto più preparata e morale. C'è molta ignoranza, ma non i vizi delle classi superiori.
Chi ostenta, con aria di superiorità, la propria ignoranza di cose, norme e forme, lasciando ad intendere che ciò assicuri una fine sensibilità, è quasi sempre un cuore ottuso e arido, incapace di interessarsi al mondo e agli altri.
La mia ignoranza è finita verso i tre o i quattro anni e certe volte ne sento la mancanza.
Il potere specula sull'ignoranza dei cittadini.
Io non conosco verità assolute, ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: in ciò è il mio onore e la mia ricompensa.
In spagnolo, "añoranza" viene dal verbo "añorar" ("provare nostalgia"), che viene dal catalano "enyorar", a sua volta derivato dal latino "ignorare". Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.