C'è solo una morale, come c'è solo una geometria.— Voltaire
C'è solo una morale, come c'è solo una geometria.
Il senso comune non è così comune.
Non è un acume superiore quello che fa gli uomini di Stato: è il carattere.
Bisogna che gli uomini, per meritare la tolleranza, comincino col non essere fanatici.
Ogni volta che un evento importante, una rivoluzione o una calamità volge a profitto della Chiesa, è sempre identificata con la Mano di Dio.
Il tempo è un galantuomo, rimette a posto tutte le cose.
Ogni uomo, secondo la sua opinione, costituisce un'eccezione alle ordinarie regole della moralità.
Chi non riesce a trovare in se stesso le ragioni e i modi dell'equilibrio morale, non ispiri di trovarli intorno a sé.
Moralità è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo verso le persone che ci sono antipatiche.
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Occorre costringere le morali a inchinarsi soprattutto dinanzi all'"assetto gerarchico", occorre mettere di fronte alla loro coscienza la loro presunzione finché non giungano concordemente a rendersi conto che è "immorale" dire: "Quel che è giusto per uno deve essere giusto per l'altro".
Non esistono affatto fenomeni morali, ma soltanto una interpretazione morale di fenomeni.
Agli occhi di molti, la morale consiste solamente nelle precauzioni che si prendono per trasgredirla.
Il nostro amore, la nostra disposizione al sacrificio e all'abnegazione di noi stessi fruttificano solo se portati nei rapporti con i nostri simili. La moralità non può vivere e fiorire che nella vita pratica. Noi siamo responsabili anche per gli altri.
In morale son cose di capitale importanza anche le sfumature.
Ovunque la morale degli schiavi abbia il sopravvento, la lingua rivela una tendenza ad avvicinare l'una all'altra le parole "buono" e "stupido".