Morale. Conforme a valori locali e mutevoli. Ha comunque la prerogativa di essere di generale comodità.— Ambrose Bierce
Morale. Conforme a valori locali e mutevoli. Ha comunque la prerogativa di essere di generale comodità.
Ragionare. Calcolare le probabilità sulla bilancia dei desideri.
Cervello. Un apparato col quale pensiamo di pensare.
Prete. Gentiluomo che sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso, e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada.
Strega. 1. Donna brutta e repellente in lega con il Diavolo a scopi malvagi. 2. Donna bella e attraente, che in malvagità distanzia il Diavolo di una buona lega.
Barba. I peli che abitualmente si tagliano coloro che giustamente detestano l'assurda usanza cinese di radersi il capo.
Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.
La morale non ha niente di divino, è una facenda puramente umana.
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
La morale è la cattiva ipocrisia dell'invidia.
Il nostro amore, la nostra disposizione al sacrificio e all'abnegazione di noi stessi fruttificano solo se portati nei rapporti con i nostri simili. La moralità non può vivere e fiorire che nella vita pratica. Noi siamo responsabili anche per gli altri.
La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.
Dovunque vi sia una classe dominante, la morale del paese emana, in buona parte, dai suoi interessi di classe e dai suoi sentimenti di superiorità di classe.
La morale in Europa oggi è la morale del branco.
La morale è stata composta dei sentimenti primitivi forti ed utili che potevano sussistere nei stati di società meno affinata e stretta, dopo si è aggiustata come si può colle modificazioni allo stato peggiore.
Per il momento, riguardo alla morale, so soltanto che è morale ciò che mi fa sentir bene, e immorale ciò che mi fa sentir male dopo che l'ho fatto.