Io ho disteso i miei sogni sotto ai tuoi piedi; cammina delicatamente perché cammini sui miei sogni.

William Butler Yeats
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La nostra interpretazione

Un’anima innamorata affida ciò che ha di più prezioso – i propri sogni, le speranze più intime, le parti fragili della propria identità – alla persona amata. Non si tratta solo di un sentimento passeggero, ma di una consegna profonda, quasi sacra. L’amato diventa il custode inconsapevole di desideri, attese e paure, e ogni suo gesto ha il potere di proteggere o ferire. Da qui nasce la richiesta di delicatezza: non è un capriccio, ma l’espressione della consapevolezza che l’altro, forse senza accorgersene, cammina sulle regioni più vulnerabili dell’interiorità. C’è un misto di fiducia e timore: da un lato l’abbandono totale, la volontà di mostrarsi senza difese, dall’altro la paura che tanta trasparenza venga ignorata o calpestata. L’amore appare come un atto di esposizione estrema, in cui i sogni non vengono più custoditi dentro di sé, ma offerti a qualcun altro affinché li consideri, li rispetti, li onori. Nel riconoscere questa fragilità si rivela anche la nobiltà del sentimento: solo chi ama davvero mette il proprio mondo interiore nelle mani di un altro, sapendo che proprio lì può essere ferito in modo irreparabile. Da questa consapevolezza nasce una forma di rispetto quasi religioso verso i sentimenti altrui, un invito silenzioso a muoversi con attenzione nel cuore di chi ci ha scelti come dimora.

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