È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.— William Shakespeare
È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.
Chi è troppo veloce, arriva tardi, come chi va troppo lentamente.
La bellezza da sola persuade gli occhi degli uomini senza aver bisogno d'avvocati.
Già, ma scattare è muoversi; rimanere ben saldi sulle gambe, quello è coraggio.
Saggiamente e con lentezza; inciampano quelli che corrono veloce.
La ferita nell'intimo è quella ch'è di tutte più profonda.
Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio.
Fate lavorare la fantasia, oltre le mani, questo è il mio pensiero, anche in cucina.
La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria.
Guardati dall'uomo che sa cucinare, ti lascerà la cucina piena di pentole unte.
La cucina è diventata un'arte, una scienza nobile; i cuochi sono dei gentiluomini.
La caratteristica della nouvelle cuisine è quello di svuotare il portafogli senza riempire lo stomaco.
Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino, non credo sia necessario, per riuscire, di nascere con una cazzeruola in capo; basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, ché questa vi farà figurare.
La sanità degli uomini sta più nell'aggiustato uso della cucina, che nelle scatole e negli alberelli speziali.
Se oggi l'uomo non mangia più l'uomo, è unicamente perché la cucina ha fatto dei progressi!