drammaturgo e poeta inglese
Dubita che le stelle siano fuoco;dubita che il sole si muova;dubita che la verità sia mentitrice:ma non dubitare mai del mio amore.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
Io oso ciò che è umano; chi osa di più non è uomo.
Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
Amore guarda non con gli occhi, ma con l'anima.
Chiamami solo amore, e sarò ribattezzato.
A tutti porgi orecchio, a pochi voce.
Tante sono le forme che l'amore crea, che l'amore stesso è fantasia.
Non avere paura della grandezza. C'è chi nasce grande, c'è chi arriva alla grandezza, e ad altri la grandezza viene inculcata.
L'amore è la più saggia delle follie, un'amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire.
Basta una stilla di male per gettare un'ombra infamante su qualunque virtù.
È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.
L'abitudine è un mostro che consuma e distrugge tutti i sentimenti, tutte le inclinazioni. Allo stesso modo è un angelo in tutto ciò che dà inaspettatamente alle azioni buone e virtuose una facilità, una sembianza naturale, che le fa credere innate nell'uomo.
Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi,E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie,il futuro direbbe: questo poeta mente;Mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.
Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza. Poichè il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l'uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo.
Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh!, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore!
Il miele più dolce diventa insopportabile per la sua eccessiva dolcezza: assaggiato una volta, ne passa per sempre la voglia. Amatevi dunque moderatamente, così dura l'amore.
Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo,perchè non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora.
Il mondo lo considero per quello che è: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare una parte, e la mia è una parte triste.
In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.