L'uomo è l'unica creatura che rifiuti di essere quello che è.
Il grande problema da risolvere "praticamente": si può essere felice e solitario?
C'è la bellezza e ci sono gli umiliati. Qualunque difficoltà presenti l'impresa, non vorrei mai essere infedele né ai secondi né alla prima.
Eroismo e santità, virtù secondarie. Ma bisogna aver dato prova di sé.
L'avvenire è la sola trascendenza degli uomini senza Dio.
Quelli che scrivono con chiarezza hanno dei lettori, quelli che scrivono in modo ambiguo hanno dei commentatori.
L'ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
Se l'uomo può dimenticare o rifiutare Dio, Dio però non si stanca di chiamare ogni uomo a cercarlo perché viva e trovi la felicità.
Gli uomini possono dividere quello che posseggono, ma non se stessi.
Tutta l'infelicità dell'uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo.
Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa... Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso... quello mi interessa.
Né l'anima né il corpo, presi separatamente, sono l'uomo: quello che si chiama con questo nome è ciò che nasce dalla loro unione.
L'identità di un uomo consiste nella coerenza di ciò che fa e di ciò che pensa.
Se l'uomo potesse amare il suo prossimo come fa con i cani, il mondo sarebbe un paradiso.
Di tutte le creature solo l'uomo è capace di concepire un bene superiore al bene egoistico, e di conseguenza, è impossibile per lui provare completa soddisfazione nella vita pratica.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.