La casa della poesia non avrà mai porte.— Alda Merini
La casa della poesia non avrà mai porte.
La superficialità mi inquieta ma il profondo mi uccide.
Il difficile è accettare che persone disonorate e senza scrupoli facciano scelte per te che solo Dio può fare.
L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica.
Non mettermi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto un passo. Sono altro. Sono altrove.
La calunnia è un vocabolo sdentato che quando arriva a destinazione mette mandibole di ferro.
Rimuginare il male senza osare mai compierlo. È così che si formano le vocazioni alla poesia.
Poesia non è altro che un significante di un corpo che non sa di essere morto.
Un poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo.
Insegnate ai bambini la poesia: apre la mente, presta grazia alla saggezza e rende ereditarie le eroiche virtù.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.
La poesia è una grazia, una possibilità di staccarsi per un po' dalla terra e sognare, volare, usare le parole come speranze, come occhi nuovi per reinventare quello che vediamo.
Gli editori credono ciecamente, con apriorismo razzistico, che la poesia sia tabù per la libreria. E lo credono anche i librai.
La poesia è un modo di prendere la vita alla gola.
Il linguaggio va a tentoni come l'amore nell'oscurità del mondo, alla ricerca di una perduta immagine primordiale. Una poesia non si può fare, solo presentire.