Nell'aspettazione il piacere tocca il suo apice.— Alessandro Morandotti
Nell'aspettazione il piacere tocca il suo apice.
Io sono io. Ma se fossi un altro vorrei essere come me.
Le assurdità di ieri sono le verità di oggi e saranno le banalità di domani.
L'uomo felice non abbisogna di fede.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
Qualunque sia l'argomento, parliamo sempre di noi.
Non è nella novità, è nell'abitudine che troviamo i più grandi piaceri.
Il piacere é peccato, e talvolta il peccato é un piacere.
Il piacere di amare senza osar dirlo ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.
Ogni piacere è un vizio, perché cercare il piacere è quello che fanno tutti nella vita, e l'unico vizio orrendo è fare quello che fanno tutti.
Non ci sarà mai cosa che possa piacere a tutti.
Tenete a mente che non si sta facendo musica per il proprio piacere, ma per il piacere del pubblico.
I voraci consumatori di piaceri devono avere i sensi molto inibiti per andar cercando apparati così complicati.
Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
Il limite estremo della grandezza dei piaceri è la rimozione di tutto il dolore. Dove sia il piacere, e per tutto il tempo che vi sia, non vi è posto per dolore fisico, o dell'anima, o per l'uno e l'altro insieme.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.