Nell'aspettazione il piacere tocca il suo apice.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
La sostanza sta nelle sfumature.
Probabilmente il mondo è stato fatto rotondo perché destinato ad andare a rotoli.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire. In mezzo agli stessi piaceri nascono le cause del dolore.
In tutte le cose il piacere più grande è quello di pregustarle.
Il piacere è l'inizio e la fine del vivere felicemente.
L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.
Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
C'è uno strano misto di piacere e dolore a osservare chi si ama mentre è senza di noi.
Se l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la delizia dell'immaginazione.
Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.