La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.— Alphonse de Lamartine
La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
I cuori degli umili s'aprono subito senza diffidenza, e aderiscono, perché sotto i sentimenti non si sospettano interessi.
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, né un lampo di tenerezza.
Non c'è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita.
Non esiste infatti maggior trionfo di quello che può offrire la patria.
È istinto di natura L'amor del patrio nido. Amano anch'esse Le spelonche natìe le fiere istesse.
Nessun profeta è ben accetto in patria.
Morirei per la mia patria ma non vorrei che la mia patria morisse per me.
L'uomo si ricostruisce una patria sotto qualsiasi lembo di cielo.
Lasciando con la patria ogni conforto, Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, Carco n'andrò di così gravi some, Chiamando morte, e te sola per nome.
Con la patria legata alle vele e i remi al vento I naufraghi dormirono mansueti come fiere morte nei sudari delle spugne. Ma gli occhi delle alghe sono vòlti al mare Caso mai le riporti l'austro con le vele tinte di fresco.
Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi.
Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.