La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.— Alphonse de Lamartine
La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.
Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina.
I cuori degli umili s'aprono subito senza diffidenza, e aderiscono, perché sotto i sentimenti non si sospettano interessi.
Sembra che la parola sia la sola predestinazione dell'uomo e che egli non sia stato creato che per nutrire dei pensieri, come l'albero i suoi frutti.
Dio ha collocato il genio della donna nel cuore, perché le opere di questo genio sono tutte opere d'amore.
Verrà il tempo in cui gli uomini aborriranno il consumo di carne come noi ora aborriamo i cannibali.
Patria è dove si soggiorna e si lucra commodamente.
Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle.
La patria è la fede nella patria.
Se mi interesso prima a me, il massimo che io possa conseguire, abbracciare nella mia considerazione, nel mio amore, è la patria.
Esponiamo alla malignità, le più belle ricerche, a misura, che le crediamo opportune, per il felice sviluppo delle grandezze della nostra Patria.
Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi.
Con la patria legata alle vele e i remi al vento I naufraghi dormirono mansueti come fiere morte nei sudari delle spugne. Ma gli occhi delle alghe sono vòlti al mare Caso mai le riporti l'austro con le vele tinte di fresco.
Patria è il nome che si dà al proprio paese quando se ne ha bisogno.
Un soldato deve essere pronto a morire per la sua patria. Anche a costo della vita.