Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.— Ambrose Bierce
Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.
Egoista. Persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Senza amici. Chi non ha favori da accordare ed è abbandonato dalla fortuna. Ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso.
Ambasciatore: colui che non riuscendo ad ottenere una carica dagli elettori, la riceve dal governo, a patto che lasci il paese.
Oratoria. Congiura tra pensiero e azione ai danni delle facoltà intellettive. Una forma di tirannide in parte temperata dalla stenografia.
Lunare. Abitante della Luna, da non confondersi con il lunatico che dalla luna è invece abitato.
Il critico è simile all'attore; entrambi non riproducono semplicemente il mondo poetico, ma lo integrano.
Si fa della critica quando non si può fare dell'arte, nello stesso modo che si diventa spia quando non si può fare il soldato.
Gli insetti pungono non per cattiveria ma perché vogliono vivere anche loro; lo stesso è dei critici: vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.
Che sciocca occupazione quella d'impedirci di provare un piacere o farci arrossire di quello che abbiamo provato! È l'occupazione del critico.
La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole soltanto una lode.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
Non criticare quello che non puoi capire.
Si dice che il poeta nasce; anche il critico nasce; anche nel critico ci è una parte geniale, che gli dee dar la natura.
Le critiche sincere non significano nulla: quello che occorre è una passione senza freni, fuoco per fuoco.