Diplomazia (s.f.). La patriottica arte di mentire per il proprio paese.
Pregare. Pretendere che le leggi dell'universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Dolore. Stato d'animo particolare che può essere di origine fisiologica, se il corpo subisce qualche malanno, o psicologica, se ci tocca assistere alla fortuna di qualcun altro.
Notorietà. La fama del nostro rivale nella corsa ai pubblici onori. Il genere di celebrità più accessibile e soddisfacente per i mediocri. Una scala di Giacobbe che conduce al palcoscenico del "vaudeville", con angeli che salgono e scendono.
Denaro. Una benedizione che non ci è di alcun vantaggio se non quando ce ne separiamo. È una patente di cultura e un passaporto per il bel mondo.
Politica: conflitto di interessi mascherato da lotta fra le opposte fazioni.
Su ciò di cui non si può parlare è bene tacere.
La diplomazia rassomiglia ad un incontro di pugilato con guanti glacé nel quale il suono del gong viene sostituito dal cin cin dei bicchieri di champagne.
La prima delle cardinali è la prudenza. È qui che si battono, e spesso restano battuti, papi, vescovi, re e comandanti. Questa è la virtù caratteristica del diplomatico.
Non prestate ascolto alle mendaci promesse della diplomazia; diffidate de? suoi artifici, delle sue scaltrezze. Vi tradì, vi vendette cento volte; se la soffrite, vi tradirà e vi venderà ancora.
Diplomazia: l'arte di fingere di non fingere.
In diplomazia l'ultimatum è l'ultima richiesta prima di passare alle concessioni.
Scendere a compromessi è un modo come un altro per salire.
La diplomazia è l'arte di dire "Bel cagnolino!", finché non trovi un sasso.
Non vi fidate della diplomazia; cotesta vecchia senza cuore vi inganna certamente!
La diplomazia è l'arte di permettere a qualcuno di fare a modo tuo.