Perseveranza: una virtù inferiore mediante la quale la mediocrità consegue un successo inglorioso.— Ambrose Bierce
Perseveranza: una virtù inferiore mediante la quale la mediocrità consegue un successo inglorioso.
Storia. Resoconto per lo più falso di eventi per lo più irrilevanti provocati da sovrani per lo più mascalzoni e da soldati per lo più folli.
Plagiare. Riprendere concetti o stile da un altro scrittore che non si è mai assolutamente letto.
Confine. In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell'una dagli immaginari diritti dell'altra.
Prigione. Pensione di terza categoria per chi è affetto da temporanei disturbi nervosi, e non ha amici in grado di farlo ricoverare in istituti più eleganti.
Dimettersi. Rinunciare a un onore per un vantaggio, o rinunciare a un vantaggio per un vantaggio maggiore.
Alto e Glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.
Non ero interessato alla gloria, ma a fare film. Non volevo esibire la macchina da presa, il regista, lo sceneggiatore. Volevo il pubblico coinvolto nella storia.
Non c'è gloria o voglia che si possa bere oppure masticare né pietra di mulino a vento che quel sasso al cuore possa frantumare.
In una goccia di approvazione da parte di Dio c'è più gloria che in un mare di lode umana.
C'è da confondersi in pensare quanto applauso di uomini minimi ci vuole per fare la gloria di un uomo grande.
La gloria, e l'altro ben, che il mondo apprezza, si truova pur in quell'altera vita.
La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo.
Da natura tutti siamo avidi troppo più che non si dovria di laude, e più amano le orecchie nostre la melodia delle parole che ci laudano, che qualunque altro soavissimo canto o suono.
La gloria non è più che un genere coloniale.
Rendere gloriosa la sconfitta è lo stesso che trionfare.