Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.— Aristotele
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
La virtù risplende nelle disgrazie.
Nessuno incolpi un uomo di essere brutto.
Chi si accinge a diventare un buon capo, deve prima essere stato sotto un capo.
L'uomo giudica tutto dal minuto presente, senza comprendere che giudica solo un minuto: il minuto presente.
È curioso come nelle grandi città vieni giudicato per ciò che fai, in provincia per ciò che sogni di essere.
Il mondo giudica gli uomini non dalle prove, ché non ha il tempo di ricercarle, ma dalle apparenze, onde poco basta a passare per una perla e pochissimo per un briccone.
Non si possono giudicare gli uomini dal volto: essi si conoscono bene solo alla prova.
Non giudicare le persone dai loro errori, ma dalla loro voglia di rimediare.
Non esiste condizione più favorevole per giudicare obiettivamente gli uomini di quella di chi abbia superato i cinquant'anni e non abbia figli.
Un uomo si giudicherebbe con ben maggiore sicurezza da quel che sogna che da quel che pensa.
Gli uomini si giudicano meglio dal basso verso l'alto che dall'alto in basso.
Il crimine più grande: giudicare.
Gli uomini devonsi più tosto pesare con la stadera del mugnaio che con la bilancia dell'orafo; ed è convenevol cosa lo esser presto di accettarli non per quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, per quello che corrono.