Giudica un uomo dalle sue domande, piuttosto che dalle sue risposte.— Voltaire
Giudica un uomo dalle sue domande, piuttosto che dalle sue risposte.
Io posseggo una dignità e una potenza, che l'ignoranza e la credulità mi hanno procurata, io cammino sulle teste degli uomini prosternati ai miei piedi; se essi si rialzano e mi guardano in faccia io sono perduto. Bisogna dunque che io li tenga curvi a terra con catene di ferro.
Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere.
Io rispetto molto la stupidità umana. È la sola cosa che mi da un'idea dell'eternità.
L'amcizia è il matrimonio dell'anima.
Il papa è un idolo a cui si legano le mani e si baciano i piedi.
Non giudichiamo senza proposito delle cose più grandi.
Gli uomini devonsi più tosto pesare con la stadera del mugnaio che con la bilancia dell'orafo; ed è convenevol cosa lo esser presto di accettarli non per quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, per quello che corrono.
L'uomo giudica tutto dal minuto presente, senza comprendere che giudica solo un minuto: il minuto presente.
Ci sono più uomini giudicati per il colore delle loro cravatte che per il valore delle loro azioni.
È proprio perché uno non sa fare una cosa, che ne è il miglior giudice.
Non giudicare le persone dai loro errori, ma dalla loro voglia di rimediare.
Non esiste condizione più favorevole per giudicare obiettivamente gli uomini di quella di chi abbia superato i cinquant'anni e non abbia figli.
Non si possono giudicare gli uomini dal volto: essi si conoscono bene solo alla prova.
Non si può giudicare il carattere di un uomo né condannare il suo comportamento se non si conosce lo stato del suo portafoglio.