Quando si è troppo giovani non si può giudicare bene, e neppure quando si è troppo vecchi.— Blaise Pascal
Quando si è troppo giovani non si può giudicare bene, e neppure quando si è troppo vecchi.
La cosa più importante della vita è la scelta del mestiere: il caso ne dispone.
Se esiste un Dio non dobbiamo amare che lui e non le creature effimere. Il ragionamento degli empi nella Sapienza è fondato sulla non esistenza di Dio: "Accertato questo", dice, "godiamo dunque le creature".
Che una cosa tanto evidente come la vanità del mondo sia così poco conosciuta, che risulti strano e sorprendente affermare la stoltezza di chi ricerca la gloria, questo è ammirevole.
Sono sicuro che se tutti gli uomini sapessero ciò che dicono gli uni degli altri, non ci sarebbero quattro amici al mondo.
Bisogna ubbidire ai superiori, non perché sono giusti, ma perché sono superiori.
Non esiste condizione più favorevole per giudicare obiettivamente gli uomini di quella di chi abbia superato i cinquant'anni e non abbia figli.
È curioso come nelle grandi città vieni giudicato per ciò che fai, in provincia per ciò che sogni di essere.
Non si possono giudicare gli uomini dal volto: essi si conoscono bene solo alla prova.
Più si giudica, meno si ama.
È proprio perché uno non sa fare una cosa, che ne è il miglior giudice.
Tra le maggiori scoperte fatte negli ultimi tempi dall'intelligenza umana va annoverata, a mio parere, l'arte di giudicare i libri senza averli letti.
Un uomo si giudicherebbe con ben maggiore sicurezza da quel che sogna che da quel che pensa.
Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
Non si può giudicare il carattere di un uomo né condannare il suo comportamento se non si conosce lo stato del suo portafoglio.
Non giudichiamo senza proposito delle cose più grandi.