Certo, non bisogna credere alla felicità; ma come farebbero gli uomini a vivere se non formassero qualche sogno di felicità?
— Arturo Graf
0
La nostra interpretazione
Il pensiero espresso da Arturo Graf mette in evidenza un dilemma profondo nell'essere umano: la necessità di credere nella possibilità della felicità pur comprendendo che tale crederci è, nel suo fondamento stesso, una forma d'incredulità. Questo aforisma invita il lettore ad interrogarsi sul ruolo dell’illusione e del desiderio nell'esistenza umana, suggerendo un'interpretazione in cui la speranza di raggiungere uno stato perfetto o idealizzato è tanto inevitabile quanto irrealizzabile. Graf sottolinea come l'uomo possiede una naturale inclinazione a immaginarsi un futuro migliore e più felice, ma riconosce anche che questa visione utopistica della vita non può mai essere pienamente realizzata nella realtà concreta dell'esistenza. In questo modo, il testo promuove la riflessione sulla natura ambigua delle aspettative umane e sulle implicazioni di cercare una felicità che è al contempo desiderabile ed irraggiungibile.