Non amar tanto la pace che tu divenga inetto alla guerra.— Arturo Graf
Non amar tanto la pace che tu divenga inetto alla guerra.
Cosi la violenza, come la debilità dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilità.
Allora soltanto lo spirito è nel pieno della sua potenza quando abbia chiaramente scorti i propri confini.
La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell'amore.
L'opera d'arte, se degna del nome, dev'essere come la creatura che la donna ha nel corpo, la quale s'ha a metter fuori non per elezione, ma per necessità.
I deboli male sopportano la contraddizione, anche se mostrino di non risentirsene.
Non serve a niente scacciare i nostri demoni: essi fanno parte di noi; dobbiamo accettarli e vivere in pace con essi.
La pace è come un bambino che sorride ogni volta che lo si guarda.
La pace non vuol dire solo fermare la guerre, ma fermare l'oppressione e l'ingiustizia.
Non troverai nessuna pace se non dirai a te stesso chi sei veramente.
La pace governa il giorno, dove la ragione governa la mente.
La promessa tu mantieni da secoli: dei tuoi figli la ricchezza è la pace.
La pace, per essere sicura, deve essere armata.
Servire e far servire per primi i più sofferenti, è la sorgente della vera Pace.
La migliore costituzione per qualsivoglia potere, si comprende facilmente a partire dal fine dello stato civile: che non è niente altro che la pace e la sicurezza della vita.
In un congresso di pace è estremamente antipatico parlar d'armi e di strumenti di guerra.