Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.— Arturo Graf
Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.
Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
L'uomo, quanto più possiede, tanto meno si possiede.
V'è chi si vergogna di somigliare agli altri uomini, e punto non si vergogna di somigliare alle bestie.
Se è povero di giudizio chi scambia il chimerico per l'ideale, anche più povero è chi scambia l'ideale per il chimerico.
Cosi breve ed angusta è la vita umana che più di un amor grande non vi può capire.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte.
Non dovremmo preoccuparci di aver vissuto a lungo, ma di aver vissuto abbastanza.
Viviamo in un mondo di cose e il nostro unico legame con loro è che sappiamo come manipolarle o consumarle.
Non si vive neppure una volta.
Vivere è un'arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti.
Si può, volendo, riportare l'intera arte del vivere a un buon uso del linguaggio.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
Si impara a vivere quando si impara a morire.