Si piange soli, chi piange.— Cesare Pavese
Si piange soli, chi piange.
Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese.
L'arte di non farci mai avvilire dalle reazioni altrui, ricordando che il valore di un sentimento è giudizio nostro poiché saremo noi a sentircelo, non chi interviene.
La ricchezza della vita è fatta di ricordi, dimenticati.
In fondo, il segreto della vita è di fare come se ciò che ci manca più dolorosamente noi l'avessimo. Il precetto cristiano è tutto qui. Convincersi che tutto è creato per il bene, che c'è la fraternità umana - e se ciò non è vero, che importa?
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
Filo filo del mio cuore che dagli occhi porti al mare c'è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare.
Una lagrima ad una lagrima. Le due amarezze si fondono in una ineffabile dolcezza.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.
Devo combattere con le mie lacrime, mica con una poesia.
È forse meglio non accorgersi delle lacrime, quando non possiamo consolarle.
Ogni singola frazione di tempo è programmata per condurci tutti quanti al collasso nervoso finale. Il mondo sta per divenire una Valle di Lacrime dell'industria culturale.
Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso e morire sulla tua bocca.
Una furtiva lacrima Negli occhi suoi spuntò.
Le lacrime del mondo sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.
Non vi sono lacrime così perfide come quelle di cui lei fingerà di risparmiarti la vista.