È religione anche non credere in niente.— Cesare Pavese
È religione anche non credere in niente.
Nessuna donna farebbe un matrimonio d'interesse: prima di sposare un miliardario, se ne innamora!
Si piange soli, chi piange.
Se vuoi viaggiare lontano e veloce, viaggia leggero. Spogliati di tutte le invidie, gelosie, ripicche, egoismi e paure.
Una donna che non sia una stupida, presto o tardi, incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.
La vita è dolore e la gioia dell'amore è un anestetico.
La religione è l'oppio dei popoli.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: buddismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo, siano, a un tempo, false e dannose.
Templi e chiese, pagode e moschee, in tutti i paesi e in tutte le epoche, sono una testimonianza, nel loro splendore e nella loro grandezza, del bisogno metafisico dell'uomo che, potente e indistruttibile, segue a ruota il bisogno fisico.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
La maggior parte dei maestri religiosi trascorrono il loro tempo nel tentativo di dimostrare l'indimostrato con l'indimostrabile.
Hanno preso la via più facile: deificare Cristo invece di comprenderlo.
Gli uomini sono in attesa; essi giudicano la verità della religione secondo la fecondità di questa nella vita sociale.
Non ho mai notato né sentito né letto che il clero sia amato in nessun paese dove il cristianesimo è la religione di stato. Niente può rendere popolari i preti tranne una certa persecuzione.
Alla cosa più orrenda aggiungete un'idea religiosa, essa diventerà santa e pura. Attaccate Dio al patibolo, avrete la croce.
La religione è un'illusione che trae la sua forza dalla condiscendenza ai nostri moti pulsionali di desiderio.