La giustizia è la gloria suprema delle virtù.— Marco Tullio Cicerone
La giustizia è la gloria suprema delle virtù.
L'uomo è il peggior nemico di sé stesso.
La forza dell'amicizia è in questo, che da molte anime se ne forma una sola.
Esistono in tutto due generi di scherzo: uno volgare, violento, vergognoso e osceno, e un altro elegante, urbano, ingegnoso e fine. Di questo secondo tipo sono intrisi non solo il nostro Plauto e la Commedia greca antica, ma anche i libri dei filosofi socratici.
Un bugiardo non viene creduto nemmeno quando dice la verità.
La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno giustiziati.
La giustizia è la capacità di considerare ogni caso come un problema interamente nuovo.
I bambini sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte degli adulti è malvagia e preferisce la misericordia.
Quando la giustizia ha esaurito il suo compito, lasci che la carità cominci il suo.
La giustizia, se è rispetto a Dio dicesi religione, se verso i parenti pietà, se nelle cose affidate dicesi fede.
Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione.
La giustizia è sempre giustizia, anche se è fatta sempre in ritardo e, alla fine, è fatta solo per sbaglio.
La giustizia è la bontà misurata in millimetri.
Benché la giustizia assoluta sia irraggiungibile, quella che ci occorre per la pratica quotidiana è raggiungibile da quelli che ne fanno il loro scopo.
La giustizia non è equità, è vendetta e castigo.