Anche alle cose belle il saggio dà un limite.— Decimo Giunio Giovenale
Anche alle cose belle il saggio dà un limite.
Al fanciullo si deve il massimo rispetto.
Una moglie perfetta, bella, elegante, ricca, feconda, di buona famiglia e di ottima moralità, ammesso che esista, sarebbe insopportabile per chiunque. Quale nobiltà, quale bellezza, quale virtù valgono tanto da sentirsele rinfacciate di continuo?
Se vuoi gustare veramente un piacere, conceditelo raro.
A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
Il popolino ormai chiede a gran voce solo due cose: pane e divertimenti.
A quante anime stolte ha giovato al tempo mio un contegno freddo e taciturno come titolo di saggezza e di capacità!
La cosa più saggia è il tempo, perché tutto ricorda e rivela.
Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza quanto alla loro capacità di fare esperienza.
La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi.
Si pensa sempre di dover invecchiare per diventare saggi; invece con il passare degli anni si ha il nostro da fare per mantenersi saggi, così come lo si è stati prima.
L'uomo saggio agisce prima di parlare ed in seguito parla secondo la sua azione.
Un Dio dovrebbe amare fermamente ed essere saggio.
Vien fatto di pensare se il vero saggio sia quello che propone la virtù o l'altro che la respinge in allegria.
Chi non cambia è solo il saggio più elevato o lo sciocco più ignorante.
Ci vuole un uomo saggio per gestire una bugia; uno sciocco farebbe meglio a rimanere onesto.