Anche alle cose belle il saggio dà un limite.— Decimo Giunio Giovenale
Anche alle cose belle il saggio dà un limite.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
Se vuoi gustare veramente un piacere, conceditelo raro.
L'avaro è senz'altro un pazzo: che senso ha, infatti, vivere da povero per morire da ricco?
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Il fanciullo merita il massimo rispetto.
Oltre alla nobile arte di sbrigare le cose, c'è un arte ancor più nobile di lasciare le cose irrisolte... La saggezza nella vita consiste nell'eliminazione delle cose non essenziali.
Le università inclinano i saggi al sofismo e all'affettazione.
Dimmi, oh saggio uomo, come sei giunto a una conoscenza del genere? Perché non mi sono mai vergognato di confessare la mia ignoranza e di chiedere agli altri.
Non vi è nessuno la cui saggezza non venga a mancare, almeno una volta nella vita!
Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande.
Anche la morte non deve essere temuta da colui che ha vissuto saggiamente.
Le conseguenze logiche sono gli spauracchi degli sciocchi e i fari degli uomini saggi.
Credimi: anche la più grande saggezza talvolta ha reso miseri gli uomini.
Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio.
Il saggio non vuole essere considerato come una giada, né disprezzato come una pietra.