Morire: smettere improvvisamente di peccare.— Elbert Green Hubbard
Morire: smettere improvvisamente di peccare.
Il genio può avere le sue limitazioni, ma la stupidità non ha tale limitazione.
Amicizia: il tacito accordo fra due nemici di voler collaborare per un bottino comune.
Il conio della saggezza è sapere che il resto è ruggine, e che la vera vita si trova nell'amore, nelle risate, e nel lavoro.
Ironia: la pianta di cactus che spunta sulla tomba delle nostre morte illusioni.
E' assai difficile, se non impossibile, trovare un morto con la faccia da stupido. Fra le conseguenze di ogni trapasso, questa la principale.
Ci sono cose peggiori della morte. Se hai passato una serata con un assicuratore, sai esattamente di cosa parlo.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
Per tre giorni dopo la morte i capelli e le unghie continuano a crescere ma le telefonate calano progressivamente.
La morte è una ladra che non si presenta mai di sorpresa.
Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi sa di morire e vorrebbe vivere.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
Ma morire è proprio questo - non più sapere che sei morta.