Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.— Elias Canetti
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
E qual è il peccato originale degli animali? Perché gli animali subiscono la morte?
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Nulla l'uomo teme di più che essere toccato dall'ignoto.
Abbi cura dei tuoi ricordi, perchè non puoi viverli di nuovo.
Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare,quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.
La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.
Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Si vive con la speranza di arrivare ad essere un ricordo.
Se non ricordiamo non possiamo comprendere.
Accumulare bei ricordi, non è forse la sola cosa che possiamo fare nella vita?
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.