Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.— Erich Fromm
Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.
Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo.
L'avidità è un pozzo senza fondo, che esaurisce la persona nello sforzo incessante di soddisfare il bisogno senza mai raggiungere la soddisfazione.
È l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza.
La libertà positiva consiste nell'attività spontanea della personalità totale.
Finché ciascuno aspira ad avere di più, non potranno che formarsi classi, non potranno che esserci scontri di classe e, in termini globali, guerre internazionali. Avidità e pace si escludono a vicenda.
E' assai difficile, se non impossibile, trovare un morto con la faccia da stupido. Fra le conseguenze di ogni trapasso, questa la principale.
Si dice che muore giovane chi è tanto giovane e saggio.
La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
Poi c'hai del sangue mio sete si ardente, E perchi'io mora, o Morte acerba e ria, Sei mossa per ferir la donna mia, Col velenoso stral fiero e pungente.
Deve essere terribile essere morto e non sapere come il Comitato per gli Stanziamenti ha votato oggi o chi è il vincitore del Premio Oscar. O terribile non conoscere questi fatti perché non si è ancora nati.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
La morte risolve tutti i problemi.
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
Una cosa che ho imparato riguardo alla morte è che sono chiamato a morire per gli altri. È fin troppo evidente che il modo in cui muoio influisce su molte persone.