Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.
L'amore non è un sentimento alla portata di chiunque: dipende dal nostro livello di maturità.
I consumatori moderni possono etichettare sé stessi con questa formula: io sono ciò che ho e ciò che consumo.
La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivente, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.
È l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza.
Il desiderio di compiere l'esperienza dell'unione con altri si manifesta anche nelle più basse forme di comportamento, a esempio negli atti di sadismo e distruzione, non meno che nelle forme supreme, come la solidarietà fondata su un ideale o su una convinzione.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
Rubinetti che gocciolano, scoregge di passione, pneumatici bucati sono tutte cose più tristi della morte.
Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori.
La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta.
La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che, spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo possiamo essere sensibili al male.
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?
Tutto è instabile, fallace e più mutevole di ogni burrasca: tutto è sconvolto e muta per i capricci della sorte: fra tanto variare delle vicende umane, la sola cosa certa è la morte; eppure, tutti si lamentano della sola cosa che non inganna nessuno.
Il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte.
Nulla è da temere da uomo che pensi abitualmente alla morte.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi sa di morire e vorrebbe vivere.
L'attività frenetica, a scuola o in università, in chiesa o al mercato, è sintomo di scarsa voglia di vivere.
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Gli uomini traggono maggior vantaggio dal permettere a ciascuno di vivere come gli sembra meglio che dal costringerlo a vivere come sembra meglio agli altri.
Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Sogna come se dovessi vivere per sempre; vivi come se dovessi morire oggi.
Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere.
Meglio combattere per qualcosa che vivere per niente.
Per vivere con onore bisogna struggersi, battersi, sbagliare e ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare e lottare e perdere eternamente.
Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
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