Il sonno è amore di morte, l'insonnia paura di morte.
Meno credo in Dio più ne parlo.
A frenarmi dall'ammazzare qualcuno sarebbe, prima d'ogni remora morale, l'inettitudine. Quanto a me, volessi anche ammazzarmi, mi servirebbe un liberto.
Certi libri già dopo tre righe mostrano un radiatore che fuma.
Elezioni: Il sonno è di destra, il sogno è di sinistra... Votare per una lucida insonnia.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
È la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.
La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
La pena di morte, così come la si applica, è una disgustosa macelleria, un oltraggio inflitto alla persona e al corpo.
I fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
L'anima non dimora, qual massa indipendente, nel corpo come in un carcere, da cui sarebbe liberata dalla morte. L'anima è l'uomo nella sua totalità. L'uomo non ha un'anima, egli è un'anima.
Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza.