Il denaro è la religione del saggio.— Euripide
Il denaro è la religione del saggio.
Di giusti letti, di giuste nozze con saggezza godere per i mortali è l'ottimo.
Non bisognerebbe mai dire che il matrimonio è più gioia che dolore.
Perseverare, confidando nella speranza che ha, è il coraggio dell'uomo. Il codardo dispera.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Chi non trascura il soldo e il quattrino, adagio adagio arriva allo zecchino.
Prima dell'invenzione del denaro non potevano aversi le idee di compratore, e di venditore, ma soltanto di proponente, e di aderente al cambio.
Il denaro non dà alcuna soddisfazione se si deve lavorare per ottenerlo, poiché se si lavora non si ha il tempo per spenderlo.
Tutto ciò che chiedo è di avere la possibilità di provare che il denaro non può farmi felice.
Troppa gente spende soldi che non ha guadagnato, per comprare cose che non vuole, per impressionare gente che non gli piace.
Non mi piacciono gli assegni. Ho più l'impressione di comprare se pago con i soldi.
I soldi tramutano la fedeltà in infedeltà, l'amore in odio, la virtù in vizio, il vizio in virtù, la schiavitù in dominio, la stupidità in intelligenza, l'intelligenza in stupidità.
La distruzione del denaro è l'unico autentico sacrilegio di cui ci sia stato tramandato l'orrore.
L'accumulo infinito di denaro, senza che mai si raggiunga una gratificazione completa, ricorda un'altra dipendenza, quella dal sesso. Chi ne è soggetto non è mai in pace.
Per denaro sarei disposto a fare qualunque cosa, persino una buona azione.